<p>Molti sub "esperti" spesso snobbano Sharm El Sheikh come meta subacquea perchè la considerano priva di interessi, presa d'assalto da migliaia di turisti molte volte non rispettosi dell'ambiente sottomarimo e dei suoi abitanti. Effettivamente Sharm è diventata la meta subacquea preferita per tutti gli europei dove è possibile trovare una soluzione per qualsiasi tasca ed esigenza: il deserto ha lasciato spazio ad una miriade di alberghi, a campi da golf, a centri commerciali. I cammelli, pur ancora presenti nella tradizione beduina, stanno lasciando il campo ai quad, moto a quattro ruote che sfrecciano nella sabbia violando il silenzio del deserto del Sinai. E ancora non è raro vedere qualche avventato snorkelista arrampicarsi sulla barriera corallina per cercare una via d'uscita dal mare. Ebbene, nonostante tutto questo, il Mar Rosso di Sharm è ancora incredibilmente ricco di vita e di colori! La nostra settimana blu, trascorsa dal 15 al 22 giugno, ci ha permesso di fare immersioni che rimarranno nella nostra memoria! Come fare a dimenticare l'incontro, totalmente inaspettato, con lo squalo balena durante un'immersione a <strong>Ras Nasrani</strong> (una delle local dive di Sharm); e pensare che ne sono stati avvistati ben 4 esemplari! Le emozioni che si vivono durante le immersioni alla scoperta del <strong>relitto del Tisthlegorm</strong>, sono sicuramente uniche: atmosfera unica che regala scorci veramente magici! E poi la grande quantità di pesce nel Parco Marino di Ras Mohammed. <strong>Shark Reef e Jolanda</strong> sono due immersioni classiche che a partire da giugno rappresentano un punto di incontro per il pesce pelagico: noi abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in un enorme banco di carangidi giganti ed in un numeroso gruppo di platax...semplicemente stupendo! E ancora i colori dei reef <strong>dello stretto di Tiran</strong>, con gli alcionari di mille colori della secca di Thomas!</p><p>In tutto questo godimento l'unica cosa che mi ha un po' disturbato è stato il rumore delle barche che, in alcune immersioni e soprattutto a Tiran, riduceva notevolmente la sensazione di stare in acqua.</p><p>In conclusione è innegabile che a Sharm non è possibile trovare la pace e la tranquillità di altri posti del mondo, ma è ancora possibile godersi le bellezze di questo tratto di Mar Rosso seguendo alcune semplici regole:</p><ul><li>non andare nei periodi di punta (luglio e agosto)</li><li>non fare paragoni con altri mari tropicali: ogni mare ha le sue caratteristiche!</li><li>affidarsi ad un centro diving specializzato e serio! Noi, per la seconda volta, ci siamo appoggiati al <strong><a target="_blank" href="http://sharm.seasoul.net/index.php?lang=IT">SEASOUL D.C.</a></strong> e alla grandissima esperienza, professionalità di <strong>Jeko</strong> che, grazie al suo carisma e alla sua passione, ci ha, ancora una volta, fatto vivere un'esperienza unica!</li></ul><p> </p>